Domenica 3 Maggio in Piazza Duomo viene inaugurata l’installazione dell’opera di Michelangelo Pistoletto ‘La mela reintegrata’, con la quale l’Artista allude alla ricongiunzione del mondo umano/tecnico e di quello naturale. Progetto realizzato in collaborazione con il Fai, reinventa la piazza quale fulcro e cuore simbolico di un’idea di decentramento urbano e, in epoca di riqualificazione delle periferie e loro uso come hubs di creatività e contaminazione, rimette a tema il centro storico ma slivellandolo in una progressione verso l’esterno attraverso una serie di interventi mirati che, nel segno di una ‘Via Lattea’, rimetta in contatto città e contado, vivere urbano e contadino, storia e natura. Il ‘frutto reintegro’ di Pistoletto è concepito nel segno di un ripensamento di tale rapporto, forse suggerito da una crisi della troppo individualista civiltà urbana, desiderosa di riaprirsi alle sue radici e appendici contadine e rurali.

Il percorso immaginato dal Fai prevede una fitta serie di itinerari lungo i sentieri del latte e della produzione agricola locale d’eccellenza. Il contenimento dell’impatto ambientale nella produzione di beni alimentari, la definizione di un nuovo ecosistema cittadino, l’energia pulita, l’agricoltura a km zero, il riassetto del territorio per evitare catastrofi ambientali di sempre più vasta portata, l’educazione alimentare, sono temi che verranno massimamente focalizzati durante i mesi di Expo e alla discussione dei quali scrittori, artisti, uomini della cultura, tecnici e politici saranno chiamati a dare un contributo. Ma è nel riappropriarsi da parte della Città della propria identità di fruitrice nei secoli di un fecondo scambio con il territorio e con le sue periferie agricole, la chiave del suo rimodellarsi a misura d’uomo e del suo riconoscersi straordinario impasto di cultura e genius loci, piuttosto che luogo di forsennata cementificazione.