James Casebere alla Lisson Gallery di Milano

By Patrizia Rossato Mari

Posted in , , , , | Tags : , , ,

Mercoledì 25 Novembre presso la Lisson Gallery di Via Zenale 3 a Milano, si è inaugurata la personale del fotografo americano James Casebere alla presenza di personalità di spicco dell’arte e della cultura non solo milanesi e di un cospicuo gruppo di giornalisti. Casebere, la cui opera è stata accostata a quella di artisti postmoderni affermatisi negli anni Ottanta, quali Robert Longo, Cindy Sherman, Laurie Simmons e altri, è un artista di prima grandezza tra quelli che lavorano con la fotografia costruita in studio. I suoi sono veri e propri ‘tableaux’ fotografici che mettono a nudo lo scarto tra astrazione e immagine, pittura e fotografia.

Presente nelle collezioni dei principali musei d’arte contemporanea di tutto il mondo, Casebere, per la prima volta a Milano, ci offre un ‘corpus’ di opere che ritraggono piante e fiori con l’occhio di un naturalista, vero e proprio Linneo postmoderno, o traggono spunto da capolavori del passato per indagare il potenziale ingannevole della fotografia. Ritraendo realtà ricostruite, infatti, egli intende contestare la veridicità documentaria di tale mezzo espressivo.

Le sue immagini pertanto sono sia poetiche che politiche per ciò cui alludono appunto in quanto simulacro: una realtà sovraesposta, una iper-realtà, corrosa da una latente psicopatologia. Dagli interni surreali degli inizi e dalle visioni di esterni riconducibili a tipologie abitative degli Stati Uniti e del Medio Oriente, habitat tanto plausibili in apparenza quanto surrettiziamente artefatti, Casebere in tempi più recenti ha esteso la sua prospettiva a indagare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. In particolare, un importante lavoro del 2014 esposto ora alla Lisson, dal titolo “Sea of Ice”, rivisita l’opera del pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich con il fine di denunciare la crisi climatica contemporanea. L’opera, vero gioiello della Kunsthalle di Amburgo, divenuta memorabile per l’impressione di desolazione e straniamento che produce, mercé la raffigurazione di una terra coperta da ghiacci eterni dove dell’uomo non è più traccia, è stata magistralmente riprodotta da Casebere nel suo studio con materiali semplici, che vogliono essere allusivi all’impermanenza dell’uomo nel pianeta che ha lungamente saccheggiato.

Al vernissage, ospiti della Direttrice, la sig.ra Annette Hoffmann, sono intervenuti personaggi di spicco del collezionismo internazionale, come Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione e vera grande dame dell’arte contemporanea torinese, e Arturo Artom. Dell’esclusivo parterre facevano parte anche l’Avv. Giovanni Giordano d’Altavilla, fondatore dell’esclusivo brand di art-design in carbonio Hi-Tech Carbon Fashion Design, Michela Moro, curatrice e firma del Giornale dell’Arte, e la gallerista milanese Rossana Orlandi.

About The Patrizia Rossato Mari

Co-founder FormaEssenza, Research and Content Manager

Comments are closed.
btt