By Patrizia Rossato Mari
Posted in Lifestyle, Travel | Tags : amalficoast, lifestyle, luxury, placetobe, summerholidays, travel
Per il finale d’estate, cosa può esserci di più allettante di una fuga in Costiera Amalfitana? Noi ci siamo stati e vogliamo suggerirvi alcune tappe di una road-map che ne valorizzi appieno il contesto, davvero mozzafiato non solo riguardo al paesaggio ma anche sotto il profilo del lifestyle. Positano, Amalfi, Ravello e Praiano non sono solo bellezze naturalistiche ‘patrimonio dell’Umanità’, ma anche borghi di cultura, tradizione e storia antiche, senza dimenticare quell’appeal patinato e glam che, a partire dagli anni Sessanta, ne ha fatto meta d’elezione di un jet-set internazionale ultra-mondano e ultra-chic.
Una volta atterrati a Napoli e noleggiata un’auto possibilmente cabrio, con la quale poter godere en plein air dei tragitti lungo la leggendaria strada costiera, raggiungete Maiori, la più defilata di tutte dove soggiornare è meno caro, e scendete al Boutique Hotel Due Torri che accoglie i suoi ospiti con ampie logge dall’outdoor di raffinato design e un roof-top con piscina. Per una cena romantica, la soluzione ideale è invece la terrazza dell’antistante torre normanna, dove immaginare di avvistare velieri incursori di pirati o saraceni.
Nei giorni seguenti, non mancate di visitare la spiaggia di Marina di Praia a Praiano, un quadrante marino di cristallo zaffiro ai piedi di una scogliera a picco come quelle di un fiordo. Il lido è attrezzato anche di gozzi e motoscafi a noleggio e, per chiudere a tono, di un ristorantino pied-dans-l’eau, il ‘Pirata’, dove ostriche e champagne si degustano con sottofondo musicale di pezzi cult anni Sessanta in puro stile ‘cave della Costa Azzurra’. Imperdibili, ca va sans dire, un tuffo anche nel mare di Positano e l’esplorazione in gommone delle adiacenti calette magari per mangiare in una locanda sulla spiaggia il pescato del giorno. Vera gemma della Costiera ed enclave di alberghi e locali tra i più suggestivi e costosi, Positano richiama da tutto il mondo una clientela di artisti e radical-chic per mischiarsi con i quali è d’obbligo soggiornare al Sirenuse (o almeno cenare sulla lussureggiante terrazza a bordo piscina).
Da non tralasciare sono anche le escursioni a piedi, ad esempio lungo il Sentiero degli Dei alto sulla scogliera, e in mare, facendosi almeno a portare alle isole di Li Galli, un tempo buen retiro di etoile della danza, il cui originario nome di Sirenuse evoca le peripezie di Ulisse nel risalire la costa tirrenica tra incantesimi di maghe e sirene, tempeste e mostri marini. Se poi la vostra vacanza fosse giunta al termine, malgrado ci sia rimasto ancora tanto da vedere, indecisi se dedicare l’ultima mattinata al Duomo di Amalfi o ai giardini di Ravello dove si narra che Wagner abbia ricevuto l’ispirazione per il finale del Parsifal, spezzate gli indugi optando invece per una corsa a Paestum e al suo imponente parco archeologico, tra quelli della Magna Grecia il meglio conservato.
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