SUMMER ESSENTIAL MEETS SECRET WEAPON

By Patrizia Rossato Mari

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EMILIO PUCCI BEACH
Caftano in seta TAP PHOTO

Billowing, streamlined, gently flowing or embellished, the not-so-humble kaftan is a shape already well acquainted with the wardrobes of the world’s most innately stylish women. Much like a beautifully knotted turban, it’s a summer essential piece that is, in fact, as effortless to wear as it appears. It’s a subtle art of chic, the kind of taste you can’t pinpoint or define, but impossible to miss – much like the fashionable legacy of Marella Agnelli. Or, in the words of legendary Vogue and Harper’s Bazaar editor, Diana Vreeland… “To me, kaftans are one of the most versatile pieces of clothing, meaning you can wear it from the beach to a barbeque to a cocktail party to a black-tie event. Kaftans are timeless, and I never leave home without a few when I’m travelling because you never know where you’re going to end up and need a kaftan!”

 

Richard Burton and Elizabeth Taylor on their yacht ‘Kalizma’, 1967. (Photo by David Cairns/Express/Getty Images)

 

The fashion leader famously championed the glamorous bohemia of models like Marisa Berenson and Veruschka, with kaftans and turbans becoming commonplace on her iconic magazine covers. Relaxed yet undeniable glamour, practicality, comfort, coverage, and perfectly appropriate for all manner of occasions. What’s not to love? Discover our dedicated edits full of exclusive designs, customised with modesty in mind, and take style notes from some of the most elegant women of all time…

 


Vogue, 1966. Veruschka wears a sari-silk robe by Tribute by Malia. (Photo by Franco Rubartelli/Condé Nast via Getty Images)

 

 

 

   Kaftans are one of the most versatile pieces of clothing. You can wear it from the beach to a barbeque to a cocktail party to a black tie event. They are timeless and I never leave home without a few when I’m travelling because you never know where you’re going to end up and need a kaftan!

– Diana Vreeland

 

 

 

 

 

 

 

 

Jacqueline Kennedy wears Valentino during her trip to Cambodia in 1967. (Photo by Larry Burrows/The LIFE Picture Collection/Getty Images)

 

I caftani arrivano da molto lontano.
Nell’800 i modelli più decorati e sontuosi, con il nome di robe of honor erano portati in dono alle personalità politiche e diplomatiche più importanti.
Yves Saint Laurent, agli inizi degli anni 60, li ha interpretati con il suo tocco unico e sensuale, mentre l’effervescente Marta Marzotto, l’icona di cui tutti abbiamo ammirato il ricco guardaroba, ci ha incantato con le sue innumerevoli versioni del caftano gioiello, del caftano da sera, del caftano esotico e allo stesso tempo da red carpet.

 

Lee Radziwill at Truman Capote’s Black and White Ball in the Grand Ballroom of the Plaza Hotel in New York, 1966. (Image: REX FEATURES)

 

Non passa estate in cui non si abbia voglia di indossare il caftano, in versione elegante, corto-sexy o super castigato…

 

Effortless Chic… SHOP NOW or look for more kaftans in our catalogue!

 

BRIGITTE sheer beach dress  TAP PHOTO

 

 

 

ICONA CONTEMPORANEA: IN RICORDO DI MARTA MARZOTTO

Oggi forse la connoteremmo come la più eccentrica delle socialities, la paladina delle it-girls delle cover patinate e degli shot più cliccati di Instagram, le quali tuttavia non possiedono un grammo dello spirito con il quale le riusciva di fare del proprio salotto un prodigioso amalgama di cultura, politica e jet-set. Fin da giovane avvezza alle frequentazioni artistico-letterarie, nelle interviste ammetteva di avere conosciuto tutto il mondo: presidenti, artisti, personaggi televisivi, persino Kennedy e Papa Roncalli, erano passati da casa sua, poiché, pur non avendo un ruolo definito, Marta rappresentava una specie di connettore sociale, di catalizzatore di movimenti e avanguardie. I social network sono intasati delle sue foto; Marta incarna una leggenda, un’icona pop, ‘una favola che ha fatto sognare tutti’. Il suo era uno stile di nomade contemporanea, gipsy-chic, che mescolava elementi etnici, influenze seventies, velluti di Fortuny, gioielli vistosi, colbacchi, caftani, kimono, finanche ricami di rose balcanici e stampe animalier. Le sue case sfoggiavano la stessa opulenza, lo stesso gusto orientaleggiante, straripanti teatri dei ricordi di mille viaggi e di mille feste in cui gli ospiti d’un tratto la vedevano apparire, magari appena rientrata da uno di essi, uscendo dalla camera da letto, raggiante, scalza e svolazzante in uno dei suoi caftani. Poiché per decenni Marta ha rappresentato il simbolo del jet-set e della mondanità e il suo nome bastava a evocare un mondo privilegiato di feste esclusive, Costa Smeralda, gioielli, moda e svaghi lussuosi. Vivrà senza fine nelle immagini immortalate da Guttuso e come modello di donna che ha sempre saputo reinventarsi rialzandosi dopo ogni sconfitta.

Marta Marzotto. Un’autobiografia

About The Patrizia Rossato Mari

Co-founder FormaEssenza, Research and Content Manager

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