USING INNOVATIVE, POLISHED AND ULTRALIGHT HI-TECH MATERIALS

By Patrizia Rossato Mari

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L’impiego nell’interior design di carbonio 480 aeronautico, materiale ultraleggero ad altissime prestazioni tecnologiche noto a tutti gli appassionati di auto da corsa, vela e moto, nasce dall’intuizione di un visionario imprenditore che negli ormai lontani Novanta fondò negli Stati Uniti, dove allora risiedeva, la prima Private label di arredi in carbonio aeronautico anticipando di trent’anni quello che sarebbe diventato un trend di lusso personalizzato e l’estrema parabola di un hi-tech esaltato nelle sue qualità di eleganza, bellezza ed essenzialità.

GIOVANNI GIORDANO D’ALTAVILLA CREA IL SUO BRAND

Quando Hi-tech Carbon Fashion Design cominciò a prendere quota diventando un must-have tra vip di Beverly Hills e miliardari di Rhode Island disposti a contendersi le prime chaise-longue o il living furniture dal concept innovativo e aerodinamico, tra i primi designer a essere incuriositi dalle possibilità tecniche del materiale – estrema resistenza, duttilità e leggerezza – ci fu Philippe Starck che ne ricavò un tavolo ora in collezione permanente tra altre icone del design al Moma di New York.

Ma all’Avvocato Giovanni Giordano d’Altavilla, l’appassionato ideatore attirato come un cosmonauta dalla perlustrazione di sconosciute piste, non bastava ancora. Si era infatti accorto che l’opacità e matericità delle superfici se da una parte esaltavano l’impatto rigoroso e minimalista delle forme, dall’altro ne pregiudicavano l’ineguagliabile potenziale di rifrazione luminosa. Il total black dell’arredo e delle pareti doveva arrivare a farsi medium di energia luminosa – a concettualizzare lo spazio attraverso tagli, contrasti e levigature a specchio dense e brillanti – a fermare il tempo, e il respiro, nel nitore traslucido di un nero cristallo.

LA FASE DUE DELLA SPERIMENTAZIONE

Fu così che, dopo lunga sperimentazione, venne brevettata la procedura atta a levigare il carbonio rendendolo lucente e mettendone in risalto la texture. Complementi d’arredo; pannellatura di superfici; tavoli, letti, consolle ecc. dalle forme liquide e slanciate all’infinito; finanche calzature, luggage e jewelry: si trattava di un processo tanto rivoluzionario da rendere il carbonio la chiave attraverso cui riplasmare tutto, un mix ideale di art-design in divenire, pensiero concettuale e futurismo del Terzo Millennio. L’obiettivo? Decostruire la staticità e solidità della forma attraverso lo stesso azzeramento della forza gravitazionale che permette alla luce di non venire deviata o più semplicemente a un pallone leggero di fluire rapido in altezza.

UN NUOVO INIZIO

Non tutti lo capirono, quell’ostinarsi ad aprire le piste, a essere più avanti di ogni avant-garde. Ad ogni modo il motore dell’art-design si era avviato, quello del design d’interni teneva il passo, non senza brusche frenate. Nel volgere degli anni il carbonio aeronautico si smarcava dal binario unico dell’automotive e, da materiale per appassionati di velocità pressoché sconosciuto ai non addetti, si candidava a diventare lo status symbol di un lusso per pochi, di forte appeal per chi declina il privilegio in personalizzazione e ama rispecchiarsi in un design su misura.

Non mancano certo le approssimazioni: sempre più prolifici sono i brand che, utilizzando fibra di carbonio, anziché carbonio aeronautico, per dimezzare i costi, conquistano settori dell’esigente mercato dell’artigianato di lusso con oggetti, tablewear e complementi d’arredo in stili diversi, con un occhio anche agli anni Trenta e al Déco, segno di un allargamento della platea di intenditori. Con enfasi inedita, architetti e designer decantano il carbonio per le sue alte prestazioni di estetica e funzionalità.

Anche per Hi-tech Carbon Fashion Design è venuto il tempo di fare un bilancio e progettare il futuro. Dopo il lungo quasi pionieristico cammino e una serie di primati tanto nella lavorazione quanto nell’elaborazione progettuale, il top-brand punta ora al consolidamento della sua posizione di nicchia nella creazione di lavorazioni su misura per bathroom in carbonio aeronautico e oro 24 carati destinate a un mercato di facoltosi magnati di prevalenza residenti nel Principato di Monaco, dove l’Avvocato d’Altavilla oggi vive. By PM

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